L’incredibile ritrovamento durante una spedizione nella regione di Abyysky della Repubblica di Sakha.
Un team di scienziati russi del dipartimento di studio della fauna di mammut presso l‘Accademia delle Scienze della Yakutia, ha accidentalmente scoperto una testa di un lupo perfettamente conservata nel permafrost siberiano. Valery Plotnikov, ricercatore presso l’Accademia Russa di Scienze, afferma che l’animale apparteneva ad una sottospecie di lupo che viveva contemporaneamente ai mammut e che si estinse con loro. I ricercatori ipotizzano che avesse 2 o 4 anni quando morì e che fosse un antenato del lupo moderno. I lupi che vivevano nell’era glaciale nel Nord America, erano circa il 25% più grandi rispetto al moderno lupo grigio.
La datazione al carbonio ha determinato che la testa ha effettivamente 32.000 anni, il che significa che è un lupo della steppa. La scoperta inoltre suscita perplessità per il modo in cui è stata rinvenuta la testa: “Non ho mai visto una testa di lupo tagliata” afferma la dottoressa Jacquelyn Gill dell’Università del Maine. ” Questo non è qualcosa che di solito si vede in natura. La rottura dove si trovavano le vertebre era davvero pulita.” Gli esperti ipotizzano che la testa possa essere stata tagliata da un essere umano, una prova che confermerebbe la presenza di cacciatori umani in quella zona. Plotnikov ha definito la scoperta unica dato che gli scienziati in precedenza avevano trovato soltanto teschi di lupo senza tessuti o pelliccia, mentre questa testa ha orecchie, una lingua e un cervello perfettamente conservato.