Realizzata in cemento, la struttura è resistente ai tornado.
L’organizzazione no-profit Habitat for Humanity, associazione che aiuta le persone a basso reddito ad ottenere alloggi dignitosi e convenienti, ha regalato a una famiglia le chiavi della prima casa stampata con tecnologia 3D negli Stati Uniti. Nell’ambito dell’iniziativa, Habitat for Humanity collabora con l’azienda di stampa Alquist 3D, compagnia che opera nel settore della stampa in 3D. La scorsa settimana si è tenuto un evento nella città di Williamsburg, in Virginia, dove la casa è stata formalmente consegnata ad April Stringfield. La casa di 1022 metri quadrati è stata completata in sole 12 ore, riducendo radicalmente i tempi di costruzione che raggiungono, invece, le quattro settimane. La casa dispone di tre camere da letto e due bagni completi. Alquist ha utilizzato il cemento sostituendolo al legno (materiale maggiormente usato in alcune aree degli USA) per stampare le pareti esterne, riducendo i costi di costruzione per metro quadrato di circa il 15%. Il calcestruzzo mantiene meglio la temperatura, riduce i costi di riscaldamento e raffreddamento ed è più resistente ai potenziali danni causati da tornado e uragani.
“Ho sempre desiderato essere il proprietario di una casa. È un sogno che diventa realtà“, ha spiegato April Stringfield, che ha beneficiato del programma Habitat for Humanity Peninsula e Greater Williamsburg. Il direttore esecutivo, Janet Green, ha chiarito che l’ONG non regala case, ma le vende a “famiglie con redditi bassi a prezzi contenuti“. Tra i requisiti per accedere a questo programma abitativo, i candidati devono completare almeno 300 ore di volontariato nell’organizzazione, oltre ad avere una buona storia creditizia ed essere in grado di pagare una casa. I mutui vengono pagati senza interessi per un periodo di 20-30 anni a un affiliato di Habitat for Humanity.