Variante Omicron in Sudafrica: solo l’1,7% dei contagiati viene ricoverato

Aumentano i contagi in Sudafrica, ma diminuisce la gravità degli effetti della malattia, ma gli scienziati avvertono: ”In altri paesi lo scenario potrebbe essere diverso”.

Le autorità sudafricane hanno comunicato, nella giornata di ieri, una diminuzione del tasso di ricoveri ospedalieri a causa del coronavirus con un aumento costante dell’incidenza della variante omicron. Secondo i dati diffusi dal ministro della Sanità solo l’1,7% dei contagiati è stato ricoverato durante la seconda settimana della quarta ondata, rispetto al 19% registrati nella stessa settimana della terza ondata, quando la variante delta risultava ancora la più diffusa. Tutte le prove portano a pensare che la nuova variante potrebbe comportare conseguenze meno gravi rispetto al passato e che le infezioni potrebbero già raggiungere il picco nella provincia più popolosa del paese, Gauteng. Intanto sono 20.000 i casi giornalieri di coronavirus, rispetto ai 4.400 nella stessa settimana della terza ondata, il che potrebbe rappresentare un’altra prova della rapidissima trasmissibilità della variante omicron.

Variante Omicron in Sudafrica: solo l’1,7% dei contagiati viene ricoverato Siphiwe Sibeko / Reuters

Attualmente, in Sudafrica, risultano ricoverate in ospedale circa 7.600 persone con il coronavirus, circa il 40% del picco della seconda e terza ondata di infezione. Il numero dei morti è 2.000 a settimana, circa un ottavo rispetto al picco precedente. “Stiamo assistendo ad un aumento del numero di decessi davvero ridotto” , ha affermato Michelle Groome, capo della Divisione di Sorveglianza e Risposta della Sanità Pubblica presso l’Istituto Nazionale delle Malattie Trasmissibili. Lo scenario attuale del Sudafrica, con la variante Omicron, potrebbe anticipare, in parte, quello che avverrà nei prossimi mesi. Ma intanto gli scienziati hanno avvertito che altre nazioni potrebbero avere un’esperienza diversa rispetto a quella del paese africano, nel quale la popolazione è per lo più giovane e dunque si difende meglio dalla malattia. C’è da aggiungere, inoltre, che secondo le stime nazionali, una percentuale variabile tra il 70% e l’80% dei cittadini sono già stati precedentemente infettati dal coronavirus, il che significa che potrebbero possedere un certo livello di protezione.

Fonte: https://www.bloomberg.com/news/articles/2021-12-17/s-africa-says-hospitalizations-in-omicron-wave-much-lower