Il destino del corpo celeste potrebbe essere già segnato secondo gli appassionati.
Un fenomeno inaspettato si sta verificando sulla stella cometa più attesa dagli appassionati: la “Leonard”. Avvistata per la prima volta nel mese di gennaio, la cometa avrebbe dovuto raggiungere la massima luminosità nel mese di dicembre, ovvero nella fase di perigeo, l’avvicinamento al nostro pianeta e poi al Sole. Ma già a fine
novembre gli astrofili hanno notato un calo della luminosità, invece di un aumento come sarebbe preventivabile con l’avvicinamento al nostro pianeta e dunque al Sole. “C’è qualcosa che non va, ma non sappiamo precisamente cosa“ ha spiegato Quanzhi Ye, astronomo dell’Università del Maryland. Il timore è che l’oggetto si stia frammentando in vari pezzi o che sia quasi del tutto priva di ghiaccio da far evaporare al Sole. Ma non è detto che il destino del corpo celeste sia del tutto segnato. ‘‘La sua morfologia sembra normale’‘ ha continuato Ye.
Il massimo avvicinamento della cometa Leonard è previsto domenica 12 dicembre, mentre il perielio, il massimo avvicinamento al Sole, ci sarà il 3 di gennaio. Sebbene l’influenza della nostra stella è destinata a calare dopo il 3 di gennaio, non è detto che la cometa sia al sicuro dopo tale data. “Le comete hanno comportamenti strani” ha spiegato Ye. “Alcune volte possono disintegrarsi prima di raggiungere il punto di massimo avvicinamento al Sole, altre volte dopo. In alcuni casi potrebbero distruggersi anche in fase di allontanamento dalla nostra stella. ”Quindi non lo sapremo fino a quando non lo vedremo accadere“. Ci sono tanti motivi in grado di spingere un corpo celeste, come una cometa, alla distruzione, tra cui l’attrazione gravitazionale del Sole o quella di un pianeta. Il fenomeno si verifica quando il materiale all’interno della cometa non si vaporizza in modo adeguato, accelerandone la rotazione in modo drammatico da mandarla in pezzi. Anche dopo la sua distruzione, potremmo non sapere mai perché la cometa si è disintegrata. “Di solito è difficile determinarlo con precisione” ha aggiunto Ye. Per ora gli esperti prevedono ancora una luminosità notevole per nella prossima settimana, ”poi potrebbe sparire completamente“.