Verrà realizzato nei primi mesi del prossimo anno in Tasmania.
Già nei prossimi mesi un team di ricercatori terminerà la realizzazione di un monolite d’acciaio in Tasmania, un’isola a 240 chilometri dall’Australia. Realizzato lontano dalla civiltà, il monolite avrà una connessione internet e sarà in grado di registrare i cambiamenti climatici che, a questo ritmo, potrebbero mettere in pericolo gran parte della civiltà. In pratica si tratterebbe della ”scatola nera” del nostro pianeta. Continuando su questa strada, infatti, il livello degli oceani potrebbero provocare danni devastanti con danni ai raccolti, mettendo a rischio l’alimentazioni di miliardi di persone. Insomma se i progetti di limitare i danni dei cambiamenti climatici dovessero andare male, la Scatola Nera della Terra conserverebbe la storia dell’uomo e cosa è stato fatto o non per evitare il collasso della civiltà umana. Realizzato in acciaio, il monolite ha uno spessore di 7,5 centimetri ed ha caratteristiche costruttive che lo renderanno resistente molto a lungo. All’interno verrebbe conservata una massa di unità di archiviazione in grado di registrare flussi di dati sulle temperature della terra e del mare, l’acidificazione degli oceani, il consumo dell’energia dell’umanità e al concentrazione di CO2 in atmosfera.
A completare i dati ci sarebbero le notizie ed addirittura i post sulle piattaforme social, oltre che i risultati dei convegni della Conferenza delle parti (COP) di Glasgow. Il dispositivo verrà alimentato dalla luce del Sole ed attraverso il web scansionerà le informazioni sui cambiamenti climatici mentre una batteria garantirà l’alimentazione quando il Sole non ci sarà. Per gli esperti la scatola nera potrà memorizzare i dati per un futuro compreso tra i 30 e i 50 anni, ma nel frattempo saranno cercati nuovi modi per archiviare le informazioni anche per secoli. Il progetto è stato realizzato dai ricercatori dell’Università della Tasmania e del Clemenger BBDO, una compagnia australiana di marketing. L’obbiettivo degli studiosi è rendere le classi dirigenti più responsabili nella lotta al cambiamento climatico. Anche se la struttura verrà ultimata entro il prossimo anno, la registrazione dei dati è già cominciata. Non è chiaro come le generazioni future saranno in grado di accedere ai dati contenuti nel monolite. Si tratta di una problematica che gli esperti dovranno risolvere.