Siberia: incendi zombi raggiungono la città più fredda al mondo. Il video

Le fiamme sono alimentate dai gas provenienti dal permafrost.

Anche nel villaggio più freddo del mondo, dove le temperature scendono a meno 60 gradi, sono stati avvistati i cosiddetti incendi zombi. Immagini agghiaccianti mostrano fumo che sale dalla neve profonda a tre chilometri da Oymyakon, in Siberia. I fuochi zombi prendono il loro nome dal fatto che sembrano ‘ritornare in vita’ dopo essersi spenti.

In pratica si tratta degli incendi estivi che, anche se spenti in superficie, continuano a consumare il sottosuolo dove bruciano la torba e metano accumulati nel corso dei millenni. Anche se il permafrost si scioglie, producendo un liquido che potrebbe spegnere i roghi, il gas che viene rilasciato riporta in vita le fiamme della foresta. Insomma gli incendi zombi si nutrono delle perdite di metano mentre il terreno ghiacciato si scongela. Il gas che viene rilasciato rende più difficile l’estinzione. Ciò ha portato a incendi osservati dai satelliti vicino a Oymyakon alla fine di aprile con la neve ancora che ancora ricopriva la regione.