I fossili di alcune vertebre della parte bassa della schiena di una femmina di Australopithecus sedibaindividuo noto come Issa rivelerebbero come un tempo camminavano i primi ominidi. Lo hanno dichiarato alcuni esperti della New York University a seguito delle analisi approfondite di tali reperti, fossili risalenti a due milioni di anni fa trovati nel sido sudafricano di Malapa e osservati con uno scanner Micro-TC presso l’università del Witwatersrand; ebbene secondo gli scienziati non vi sarebbero dubbi: i primi ominidi erano in grado di camminare eretti su due gambe
Per arrivare a tale risultato, le ossa sono state virtualmente riunite con i fossili recuperati durante i precedenti interventi archeologici nel sito per ricostruire uno dei lombi più completi di un primo ominide. Scott Williams della New York University e dell’Università del Witwatersrand ha spiegato che Issa è ora uno dei soli due primi ominidi identificati attraverso la dentizione e una colonna vertebrale inferiore quasi completa. Entrambi sono fondamentali per identificare le specie di ominidi, ha spiegato. Lo studio suggerisce anche che Issa avesse un tronco molto ‘potente’ che potrebbe averle permesso di arrampicarsi sugli alberi come una scimmia, ha aggiunto Gabrielle Russo della Stony Brook University, autrice dello studio. “Mentre la presenza di lordosi e altre caratteristiche della colonna vertebrale rappresentano chiari adattamenti al camminare su due gambe – ha spiegato – ci sono altre caratteristiche, come i processi trasversali grandi e orientati verso l’alto, che suggeriscono una potente muscolatura del tronco, forse per comportamenti arboricoli”.