“Questa è una grande scoperta e riscrive ciò che sapevamo su questo sito“. Sono state queste le prime parole del direttore della Scuola di scienze archeologiche e forensi dell’Università di Bradford e del National Trust, Chris Gaffney, nel commentare la recente scoperta riguardante le rovine dell’abbazia Fountains nel North Yorkshire, in Inghilterra. Frutto di uno studio secondo il quale la struttura nascosta posta al di sotto di esse sarebbe stata un tempo utilizzata dai monaci come conceria, ovvero per trasformare le pelli di animali in cuoio. La struttura in questione è lunga e ha la forma di una pista da bowling, si trova sul lato est delle rovine e da molto tempo suscita curiosità da parte della comunità scientifica che ha deciso di approfondirne lo studio.
Ebbene un team dell’università, sfruttando la tecnica del radar che penetra nel terreno insieme ad una serie di altri strumenti e metodi di indagini geofisica, sarebbe riuscito a capire cosa succedeva in questo luogo un tempo. Sono stati individuati due edifici in pietra con intorno cisterne, fossati rivestiti e altre strutture. Secondo gli scienziati la loro vicinanza al fiume non lascerebbe dubbi: questo luogo un tempo era una conceria e avrebbe costituito una parte vitale dell’economia dell’abbazia.
Mark Newman, archeologo del National Trust ha dichiarato: “Una conceria di queste dimensioni, che copre un’area così ampia del sito, rivela un’operazione su scala industriale che ha soddisfatto le esigenze di pelle e altre pelli di animali lavorate di centinaia di persone in questa crescente comunità monastica. Inoltre, a causa del caratteristico rumore e odore che emanava da una conceria, abbiamo sempre pensato che questo luogo sarebbe stato più lontano dai monaci e dal loro culto. Ma ora vediamo che era molto più vicino e lontano dall’idea di una tranquilla comunità abbaziale“.