Stando a quanto affermato dai previsori della NOAA, la National Oceanic and Atmospheric Administration, una nuboe di particelle cariche raggiungerà, nelle prossime ore, la Terra. Il tutto mentre il nostro pianeta sta uscendo da un flusso di vento solare che lo ha ‘colpito’ nei giorni scorsi: il nuovo fenomeno è in arrivo tra il 21 ed il 22 novembre dopo che è arrivata la conferma dell’emissione nello spazio di una nube di particelle cariche da un buco coronale nell’atmosfera della nostra Stella.
E, come annunciato dalla NOAA, vi è una concreta possibilità di nuova attività geomagnetica e di aurore artiche in programma il 20 novembre, in seguito all’arrivo di una CIR, zona di interazione co-rotante che precede il flusso di vento solare. Si tratta, spiegano gli esperti, di zone di transizione caratterizzate da movimento rapido e lento; quando i venti solari ad alta velocità vanno a sorpassare quelli più lenti si formano regioni di intensi campi magnetici fluttuanti che, interagendo con l’atmosfera della Terra possono dar forma a tempeste geomagnetiche deboli ma anche di moderata intensità. Un fenomeno questo che va ad aggiungersi a quelli conseguenti l’espulsione di massa coronale.
