Il Primo Cittadino ha annunciato la chiusura di alcune zone considerate a rischio. La popolazione della zona rossa non potrà restare nelle proprie abitazioni nelle ore notturne. Il governatore regionale ha dichiarato lo stato di crisi.
Aumentano le emissioni di gas sull’isola di Vulcano, nell’arcipelago delle Eolie mentre le autorità sono costrette a ricorrere a misure di emergenza. Durante una riunione con la popolazione, un team di vulcanologi, rappresentanti della Protezione Civile il primo cittadino di Lipari Marco Giorgianni ha informato che l’area del porto e quelle vicine verranno interdette dalle 23 alle 6 mentre i residenti non potranno restare nelle loro abitazioni per l’alta concentrazione di gas vulcanici. L’ordinanza ha vigore da lunedì 22 novembre per fare in modo che gli abitanti dell’area si organizzino per cercare un alloggio dove dormire. L’ordinanza coinvolge tra i 100 e i 150 residenti. Il comune fornirà un contributo per il pagamento degli alberghi mentre per un mese l’isola verrà interdetta ai turisti.
“I dati mostrano un significativo aumento dei gas che potrebbero risultare rischiosi per la salute pubblica”, ha spiegato Giorgianni. “I gas pesanti al suolo possono ridurre la quantità di ossigeno creando difficoltà respiratorie e possibili effetti letali. Sono 480 le tonnellate di CO2 emesse contro la media di 80”. Intanto un monitoraggio riguarderà tutta l’isola per accertare i dati della concentrazione dei gas su un’area più vasta. “Siamo in uno stato di allerta gialla – aggiunge il primo cittadino – ma non possiamo non protegge i residenti. È evidente che in alcune insicure non si potrà restare.”