Secondo uno studio del giornale The Independent il patrimonio di Satoshi Nakamoto sarebbe di oltre 73mila milioni di dollari.
Il responsabile dello sviluppo del bitcoin e della blockchain, noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, sarebbe ora la quindicesima persona più ricca al mondo, secondo quanto dichiarato dal giornale The Independent. Alla luce dell’aumento vertiginoso del prezzo della moneta virtuale, negli ultimi mesi, il patrimonio netto in valuta digitale di questo misterioso individuo, o gruppo di persone, raggiungerebbe la cifra di circa 73.000 milioni di dollari.
I calcoli sono stati effettuati dopo che il prezzo dell’asset crittografico ha registrato un aumento del 300% nell’ultimo anno, raggiungendo un nuovo massimo storico di 68.000 dollari per unità. Secondo le stime Satoshi Nakamoto possiede, dunque, una quantità di moneta virtuale compresa tra 750.000 e 1,1 milioni di bitcoin. Diversi portafogli bitcoin, attribuiti al fondatore del sistema, sono rimasti intatti per circa dieci anni con un aumento del valore stimato nel 10.000.000%. La notizia giunge poche ore dopo l’annuncio di Biden del nuovo piano sulle infrastrutture di 1,2 trilioni di dollari che ha provocato un calo del valore del bitcoin di cinque punti percentuali. A far scattare le vendite sulle divise virtuali è la nuova tassazione proposta nella legge bipartisan, firmata ieri, che espande la definizione di “broker” ai fini dell’Internal Revenue Service. Per gli investitori in cripto, la preoccupazione maggiore è rappresentata dall’entità della definizione stessa, in quanto in tanti temono che la parola “broker” venga estesa anche a chi fa mining e ad altri operatori. Nella nuova legge, inoltre, è previsto che tutti i broker debbano segnalare le transazioni superiori ai 1.000 dollari ai sensi del codice fiscale attuale, di verificare le informazioni personali del mittente, di registrare il numero di previdenza sociale, la natura della transazione stessa e segnalarla alle entità governative entro due settimane. Insomma quella inaugurata da Biden potrebbe essere una nuova politica, decisamente più restrittiva, per le monete virtuali; una politica che potrebbe mettere fine alle speculazioni degli ultimi anni.