Israele: rinvenuto antico anello usato per “prevenire i postumi della sbornia”

La scoperta è avvenuta presso la città di Yavne.

Le autorità per le Antichità di Israele, attraverso un comunicato stampa, hanno diffuso la notizia del ritrovamento avvenuto negli scavi nella città di Yavne, città del distretto centrale di Israele. L’archeologo Amir Golani afferma che il reperto è stato rinvenuto a 150 metri di distanza da un magazzino che conteneva anfore utilizzate per la conservazione del vino. Gli esperti hanno datato il sito intorno al VII secolo ma secondo le ipotesi, l’anello potrebbe essere più antico. “Anelli d’oro con ametista incastonata erano conosciuti già al popolo romano. Non si esclude che possa appartenere all’élite del III secolo d.C.” afferma Golani.

Secondo gli archeologi, questa pietra in particolare poteva essere associata a diverse religioni perché citata nella Bibbia. Con molta probabilità l’anello apparteneva a una persona benestante, forse proprio al proprietario del magazzino ovvero la cantina dove sono state rinvenute le anfore. In tempi antichi, si credeva che una delle cure contro gli effetti della sbornia era proprio l’ametista. “Non sapremo mai se effettivamente il proprietario dell’anello voleva evitare l’intossicazione causata dal bere troppo vino, però non è da escludere come ipotesi” conclude Elie Haddad, direttrice dello scavo.