Il ritrovamento è avvenuto nel complesso di grotte di Rising Star, in SudAfrica
Il team di ricerca guidato da Lee Berger, antropologo e docente presso l’Università del Witwatersrand, ha scoperto in una stretta apertura a circa 12m di profondità, un teschio e 6 denti appartenenti ad un bambino della specie Homo naledi. Questo ominide estinto era alto circa 150 cm e possedeva della caratteristiche intermedie tra Homo e l‘Australopithecus. La conformazione della mandibola e dei denti è molto simile alle altre specie di Homo tranne per la grandezza del cervello molto più simile a quello dell’Australopithecus. Gli esperti hanno dato il nome di Leti, che in lingua del Sudafrica significa “il perduto” al nuovo ritrovamento. Con molta probabilità Leti risale tra 335mila e 236mila anni fa. Il team di ricercatori sostiene che il bambino sia deceduto a 4-6 anni di età ma è solo un’ipotesi.
” Questa specie è una delle più misteriose della storia evolutiva dell’uomo. L’Homo naledi viveva in Africa in un periodo dove si pensava ci fossero solo gli uomini moderni ma diversi ritrovamenti di ominidi di questa specie complica il nostro lavoro.” commenta Berger. Si tratta infatti, del primo teschio di un bimbo naledi mai scoperto. Il loro cervello, grande quanto un’arancia, misurava circa tra 480 e 610 cm cubi. “Sarebbe molto interessante scoprire come e perché è stato rinvenuto un singolo teschio di un bambino a tale profondità in una zona così remota. Si tratta di una domanda senza risposta che aggiunge ancora più mistero su questa specie estinta” conclude Berger.