La città di Churapcha nella Siberia orientale sta subendo le conseguenze del cambiamento climatico.
Nell’ insediamento siberiano nella cittadina di Churapcha, il vecchio aeroporto che è rimasto inutilizzato per anni, è diventato ormai un campo paludoso. Gli esperti infatti non escludono l’ipotesi che tra qualche anno la vecchia pista d’atterraggio si trasformerà in un lago a causa dello scioglimento del permafrost. Il permafrost è uno stato di terreno perennemente ghiacciato che si trova principalmente nelle regioni più fredde come nell‘America Settentrionale e anche in Siberia. Le città della Russia Settentrionale e nord-orientale stanno subendo le conseguenze del cambiamento climatico che scongela il permafrost. “Non c’è un solo insediamento nell’Artico russo in cui non si trova un edificio distrutto o deformato”, dichiara Alexei Maslakob, scienziato dell’Università statale di Mosca. La terra affonda, le case sprofondano e le strade hanno bisogno di continue riparazioni.
Secondo quanto affermato dagli scienziati, la Russia si starebbe riscaldando circa 2,8 volte più rapidamente rispetto alla media globale. Lo scioglimento della Tundra sta rilasciando pericolose quantità di gas serra nell’ambiente rendendo ancora più difficoltoso lo sforzo globale per diminuire le emissioni nell’atmosfera. Bisogna considerare che in Russia circa 15 milioni di persone vivono in abitazioni costruite sul permafrost. Alcune di queste case che stanno sprofondando, risalgono agli anni 60\70 ed a quei tempi non è stato preso in considerazione un eventuale cambiamento delle temperature. Il governo prevede di posizionare140 stazioni di monitoraggio e pozzi profondi circa 30 metri per controllare il sottosuolo. “Abbiamo bisogno di un monitoraggio continuo non solo per verificare ciò che si sta sciogliendo ma anche per prevederne le conseguenze e imparare come prevenire gli incidenti” conclude Maslakob.