La crisi del settore energetico sta colpendo duramente il paese.
La Moldavia ha dichiarato oggi lo stato di emergenza fino al 20 novembre a causa della crisi del gas. Nel mese di ottobre solo il 67% del fabbisogno è stato coperto a causa dell’aumento dei prezzi. Dopo la presentazione del decreto, il primo ministro Natalia Gavrilita si è rivolto al Parlamento in una sessione straordinaria nella quale ha dato il via libera allo stato di emergenza. 55 dei 63 deputati del partito di governo hanno votato a favore del provvedimento. “C’è un deficit di circa 16 milioni di metri cubi nel mercato del gas moldavo. Il fabbisogno di gas per ottobre è coperto solo per il 67%“, ha detto il capo del governo moldavo in una conferenza stampa per giustificare la misura.
Secondo il portale locale del NOI, la decisione prevede una serie di misure che consentiranno al Governo di acquistare l’idrocarburo secondo uno schema semplificato e di assicurare, tra le altre cose, lo stanziamento dei fondi necessari per coprire il proprio fabbisogno energetico. Nei giorni scorsi le scarse forniture di gas dalla Russia hanno quasi fermato la produzione di elettricità nella regione della Transnistria, costringendo le autorità moldave a “prendere in prestito” elettricità dall’Ucraina. Il paese, uno dei più poveri d’Europa, sta soffrendo l’aumento dei prezzi della compagnia russa Gazprom e il taglio di un terzo delle forniture di gas, in vista di un rinnovo del contratto a condizioni più vantaggiose per la compagnia.