Il colpo di stato in Guinea e l’evacuazione di numerose aziende straniere all’origine del vistoso aumento del prezzo del metallo.
Il prezzo dell’alluminio, in rialzo da nove mesi, ha registrato questo lunedì un nuovo record, attestandosi a 3.004 dollari per tonnellata, cifra mai raggiunta dal 2008. A renderlo noto sono i nuovi dati di Markets Insider. Nel 2021 c’è stato solo un calo iniziale nel mese di gennaio, dopo di che il prezzo del metallo è aumentato in maniera costante. Il 13 settembre il prezzo del metallo ha stabilito un record, raggiungendo i 2.992 dollari per tonnellata.
All’aumento del costo del metallo hanno contribuito, in maniera determinante, gli eventi politici in Guinea, nell’Africa occidentale, dove un colpo di stato ha rovesciato il presidente gettando il paese in uno stato di notevole instabilità. Assieme all’Australia, infatti, il paese rappresenta uno dei maggiori produttori al mondo di bauxite, una roccia indispensabile alla produzione di allumina. Da sola la Guinea produce oltre il 20 per cento del quantitativo mondiale di alluminio possedendo un quarto delle riserve.