Le tre piattaforme non hanno funzionato dal pomeriggio di ieri fino a tarda serata.
Un colossale blackout, per cause ancora ignote, ha coinvolto nella giornata di ieri, lunedì 4 ottobre verso le 17,40 (ore italiane), Facebook, WhatsApp e Instagram, in tutto il mondo con i manager di Facebook costretti a chiedere scusa sul social concorrente Twitter, l’unico funzionante. Secondo le stime sarebbero oltre un miliardo gli utenti impossibilitati ad accedere ai loro account sui vari social di Zuckerberg. Ma cosa si sa, del malfunzionamento? Secondo vari esperti è come se Facebook e, i vari servizi connessi, fossero stati “cancellati” da internet. La premessa è che i computer convertono siti web come Facebook.com in indirizzi numerici (IP), grazie ad un sistema che un esperto intervistato dal giornale americano New York Times ha comparato alla rubrica di un telefono. “Il problema che oggi abbiamo registrato su Facebook – ha dichiarato John Graham-Cumming, ceo di Cloudflare – è stato l’equivalente della cancellazione dei numeri di telefono degli utenti dalla rubrica, rendendo impossibile contattarsi”. In pratica è come se fossero stati rimossi i percorsi che permettevano agli iscritti di accedere ai server di Facebook.
Durante questo blackout, milioni di dispositivi stavano tentando di trovare le app su Internet, ma la ”strada” per accedere era un’altra, così tutti tentativi fallivano generando traffico che rallentava gli altri accessi. Secondo il New York Times, data l’impossibilità di risolvere il problema da remoto, anche perché tutti i sistemi di comunicazione interna dei dipendenti della piattaforma sono presenti sul dominio, Facebook ha inviato ”fisicamente” un team di esperti nei data center di Santa Clara, in California, per tentare di correggere il problema attraverso un reset manuale dei server. Una volta giunti in sede, però, secondo quanto raccontato dal Nyt, i tecnici “non hanno potuto accedere nella struttura perché i loro badge non funzionavano”. Anche i sistemi di accesso, infatti, dipenderebbero dai server non funzionanti. Solo in tarda nottata Facebook è stato ripristinato, seguito da WhatsApp e Instagram. Un crollo, durato quasi sette ore, che è costato al miliardario Mark Zuckerberg che, secondo i dati, avrebbe perso circa 7 miliardi in poche ore, precipitando di un posto nella lista delle persone più ricche al mondo. Le azioni del gigante dei social media sono crollate di circa il 5% lunedì, aggiungendosi a un calo di circa il 15% registrato dalla metà di settembre.