Secondo la ricerca del Southwest Research Institute, la pressione superficiale del pianeta nano sta diminuendo.
Lo studio presentato questa settimana alla riunione annuale della Divisione per le scienze planetarie dell’American Astronomical Society, dimostra che la pressione di Plutone sta diminuendo e la sua atmosfera di azoto si sta condensando formando in questo modo, uno strato di ghiaccio sulla superficie. Eliot Young e il suo team hanno osservato una occultazione stellare, fenomeno che si verifica quando un corpo celeste passa davanti ad un altro nascondendolo alla vista. Quando Plutone nel 15 agosto del 2018 è passato davanti ad una stella, gli astronomi hanno usato questa occultazione per misurare l’abbondanza dell’atmosfera del pianeta nano e hanno accertato che sta iniziando a scomparire, ricongelandosi mentre si allontana dal Sole.
Il fenomeno del 2018 è durato circa 15 minuti durante i quali la stella è scomparsa dietro il pianeta. Successivamente è stata calcolata la velocità che ha impiegato la stella a scomparire alla vista per determinare la densità dell’atmosfera. Nell’ultimo quarto di secolo il pianeta ha ricevuto meno luce dal Sole. L’atmosfera è composta principalmente da azoto e piccole variazioni nelle temperature del ghiaccio provoca enormi cambiamenti nella densità dato che l’atmosfera dipende dalla pressione dei vapori del ghiaccio che si trova il superficie. La Sputnik Planitia, la struttura geologica di Plutone, è la più grande riserva di azoto e monitorandola gli studiosi hanno intuito il cambiamento.
