Un nuovo studio ”riduce” ‘l’arco temporale nel quale il pianeta sarebbe stato abitabile.
Fino ad ora la maggior parte degli scienziati credeva che su Venere, considerato il “pianeta gemello” della Terra, la vita avesse potuto prosperare per quasi tre miliardi di anni, prima che il pianeta diventasse l’inferno che è oggi. Ma un nuovo studio, appena pubblicato sul server ArXiv ha ridotto drasticamente quel periodo di tempo. Venere, secondo i risultati della nuova ricerca, fu abitabile, al massimo, per un miliardo di anni. Secondo Dennis Höning, della Libera Università di Amsterdam e primo autore dell’articolo, gli studi precedenti non hanno tenuto conto dell’assenza di tettonica a zolle: “Non abbiamo mai visto prove di questo processo sul pianeta. Nei nuovi calcoli abbiamo incluso questo dettaglio e suggeriamo che il ‘periodo favorevole per la vita sia stato durante i primi 900 milioni di anni dalla formazione. Si tratta di un periodo sufficientemente lungo perché la vita si evolva, anche se non come avvenne avvenuto sulla Terra“. La chiave del nuovo modello sta nel fatto che quando nacque il pianeta, 4,5 miliardi di anni fa, il Sole era molto più debole di oggi, quindi sarebbe stato più facile per Venere mantenere acqua liquida sulla superficie.
Höning e il suo team ha scoperto che l’acqua esistente avrebbe reagito con la CO₂ rilasciata nell’atmosfera dalle numerose eruzioni vulcaniche formando acido carbonico, che avrebbe sciolto la roccia silicatica, aiutando a catturare la CO₂ nelle rocce sotto forma di carbonati. A differenza della Terra, che ha una tettonica a zolle, questi carbonati non sarebbero stati riciclati nel mantello del pianeta e quindi avrebbero continuato ad accumularsi. Più questi carbonati diventavano caldi, quando venivano sepolti più in profondità da successive colate vulcaniche, più sarebbero diventati instabili, rilasciando CO₂ attraverso le fessure della superficie. Il processo avrebbe finito per innescare un forte effetto serra, causando il rilascio di CO₂ e producendo l’ambiente che vediamo oggi su Venere, con temperature medie di 400 gradi Celsius. Tre missioni, dirette su Venere, mapperanno la superficie del pianeta e analizzeranno la sua atmosfera per determinare se abbia mai davvero avuto acqua. Non è escluso, come sostengono alcuni ricercatori, che Venere non sia mai diventato un mondo abitabile. Qui sulla Terra l’atmosfera non è stata stabile per il primo miliardo di anni, a causa dell’estrema radiazione ultravioletta proveniente dal Sole. E alcuni calcoli indicano che Venere, poco dopo la sua formazione, avrebbe ricevuto più del doppio di quella radiazione letale, il che sarebbe hanno fatto sì che l’atmosfera si disperdesse rapidamente, impedendo sia l’esistenza dell’acqua che la vita.