Scoperta eccezionale a causa della siccità e della riduzione della complessiva capacità del Rockport Reservoir. Ci troviamo nello stato americano dello Utah ad una settantina di chilometri da Salt Lake City, dove il lago si trova ad un quarto della sua capacità in seguito alla pressochè totale e prolungata assenza di piogge e questo ha fatto riemergere un’antica città, filmata grazie ad un drone pilotato da Devon Dewey, che nelle scorse ore ha ripreso le vecchie strade e le strutture in roccia che un tempo fornivano rifugio ai pionieri che qui cercavano di sopravvivere.
La piccola cittadina si chiamava Rockport e venne allagata negli anni ’50 per poter creare una riserva d’acqua. Come sottolineato dal Dipartimento delle Risorse Naturali dello Utah (DNR) attualmente tale riserva si trova al 26% della sua capacità, un livello talmente basso che “molte delle fondamenta della vecchia città sono ora visibili”. Prima della sua scomparsa questo insediamento prosperò per diverse decine di anni: inizialmente venne chiamato Crandall dai primi coloni europei giunti nell’area nel 1860: l’anno seguente venne rinominato Enoch City. Qui vivere era difficile a causa delle rigide temperature invernali e alle imponenti quantità di neve. Ci abitarono circa 200 pionieri che decisero di sfidare le condizioni meteo difficili e rimanervi.
Fino al 1866 quando l’intera comunità venne evacuata nella vicina Wanship in seguito alla Guerra del Falco Nero e alla conseguente paura di attacchi da parte della tribù degli Ute. Si verificarono in seguito scontri con i coloni mormoni, tanto da spingere i residenti ad erigere un alto muro di roccia in difesa dell’insediamento. Fu allora che il nome della città venne cambiato diventando Rock Fort; il muro alto 2,4 metri e spesso 60 cm venne abbattuto dopo la guerra con l’ennesimo cambio nome dell’insediamento, che divenne Rocport. Qui abitarono un centinaio di persone (con un massio di 147 abitanti nel 1900). Fino alla decisione del governo di costruire, dopo aver acquistato la valle, la diga Wanship. Non mancarono proteste da parte della popolazione, costretta però ad andarsene e tutto venne allagato ad eccezione del piccolo cimitero. La gestione della riserva, in mano al Bureau of Reclamation, è affidato agli Utah State Parks. Nel 1966 è stato creato il Rockport State Park.
Poter osservare nuovamente le rovine di Rockport rappresenta la possibilità di immergersi nuovamente in un passato di lotte e sopravvivenza in una remota e selvaggia zona dell’ovest del Paese. Non tutto è andato perduto: alcuni edifici, come la Rockport School House, vennero infatti rimossi dal governo e spostati altrove.