Gli asteroidi 1986 DA e 2016 ED85 hanno riserve di metalli preziosi superiori alle riserve mondiali.
Ferro, nichel, rame, ferro, cobalto e platino sono solo alcuni dei metalli di cui sono ricchissimi due asteroidi che orbitano non lontano dal nostro pianeta. A renderlo noto è uno studio pubblicato sul Planetary Science Journal nel quale si sottolinea come i due ”NEA” Near-Earth Asteroid potrebbero essere raggiunti facilmente da una navicella. Nello studio, l’Istituto Juan Sanchez ha sottolineato come i dati spettroscopici dei due oggetti mostrano interessanti informazioni sulla loro composizione e sulle proprietà fisiche. Secondo i dati, i due oggetti si compongono soprattutto di metalli e solo per una piccola percentuale di silicato. È una composizione simile ai mesosideriti, un materiale che compone i rari meteoriti di ferro roccioso scoperti in diverse zone del nostro pianeta.
Studiandone l’orbita, l’esperto ha stimato anche la loro provenienza: la fascia degli asteroidi, una zona collocata tra Giove e Marte. In questa fascia orbitano gli oggetti più grandi e ricchi di metallo tra quelli scoperti nel Sistema Solare. Il più esteso di due, 1986 DA, si compone soprattutto di metallo ed ha una riflettività radar elevata rispetto agli asteroidi rocciosi, composti per lo più di minerali di silicato. La composizione della superficie è del’85% di sostanze metalliche e per il 15% di pirosseno. Quest’ultimo è presente anche sul nostro pianeta nelle rocce ignee. L’altro oggetto, 2016 ED85 potrebbe avere una composizione molto simile anche se non sono ancora disponibili i dati radar. Tornando a 1986 DA, per gli esperti le quantità di ferro, nichel, cobalto e platino presente nel corpo celeste risultano maggiori rispetto alle riserve mondiali. L’obbiettivo delle agenzie spaziali, sia pubbliche che private, è ora di tentare la strada dell’estrazione mineraria sugli asteroidi; un obbiettivo ritenuto fantascientifico fino a pochi anni fa.
