La sonda raggiungerà la distanza minima di 200 chilometri dal pianeta.
Sarà un avvicinamento inedito quello di BepiColombo previsto, per la prossima notte tra l’1 e il 2 ottobre, su Mercurio, l’obiettivo dei suoi studi. Realizzata grazie alla collaborazione tra ESA e l’Agenzia spaziale giapponese (JAXA), la sonda si avvicinerà al piccolo pianeta, ad una distanza di 200 chilometri. Un’occasione unica per gli esperti che potranno studiare le caratteristiche di Mercurio, in vista della missione principale, il cui inizio è previsto per il 2025. Lanciata il 20 ottobre del 2018 in Guyana Francese, la missione si compone prevede l’utilizzo di due orbiter: l’europea Mercury Planetary Orbiter (MPO) e la giapponese Mercury Magnetospheric Orbiter che ora si trovano a bordo di un modulo trasportatore: il Mercury Transfer Module (MTM). Entrambi saranno lanciati in orbite diverse intorno al pianeta per indagarne le caratteristiche: dal nucleo al campo magnetico passando per la gravità fino all’esosfera. Tutti i dati consentiranno di ricostruire l’origine e l’evoluzione del pianeta più piccolo del Sistema Solare.
Durante il suo percorso verso il pianeta più vicino al Sole, la sonda ha realizzato un flyby prima intorno al nostro pianeta e due intorno a Venere. Ora il viaggio proseguirà con sei avvicinamento intorno a Mercurio per poi posizionarsi in maniera stabile intorno al pianeta. Nel corso del primo flyby, BepiColombo si avvicinerà al lato notturno del pianeta che immortalerà grazie a due telecamere di bordo. Il pianeta presenta una superficie con numerosi crateri da impatto e una particolare interazione tra l’esosferica, la magnetosfera con la superficie del pianeta e il vento solare che gli esperti indagheranno. Attraverso gli esperimenti di radio scienza gli studiosi mirano a comprendere la composizione della struttura interna del pianeta.