Un post pubblicato sulla pagina Instagram della Nasa è diventato virale per l’immagine spettacolare catturata dal Chandra X-Ray Observatory.
Soprannominata la “Mano di Dio” questo oggetto è una nebulosa con una forma davvero particolare. PSR B1509-58 è una pulsar che si trova a circa 17,000 anni luce nella costellazione del Compasso individuata dall‘Osservatorio Einstein. Ha circa 1700 anni ed è situata in una nebulosa la cui estensione è di 150 anni luce. È alimentata dal nucleo residuo e denso di una stella che è esplosa in un’esplosione di supernova. Il cadavere stellare, chiamato PSR B1509-58, o B1509 in breve, è una pulsar. Gira rapidamente, sette volte al secondo, sparando un vento di particelle nel materiale che lo circonda – materiale che è stato espulso nell’esplosione della stella. Queste particelle interagiscono con i campi magnetici intorno al materiale, facendolo brillare con i raggi X. Il risultato è una nuvola che, nelle immagini incredibili diffuse, sembra una mano aperta.
Uno dei grandi misteri di questo oggetto è se le particelle di pulsar interagiscono con il materiale in un modo specifico per farlo sembrare una mano, o se il materiale ha in realtà ha la forma di una mano. Il punto di vista di NuSTAR sta fornendo nuovi indizi per il puzzle. La mano in realtà si restringe nell’immagine NuSTAR, assomigliando più a un pugno, di colore blu. La regione settentrionale, dove si trovano le “dita”, si restringe più della parte meridionale, dove si trova un getto, il che implica che le due aree sono fisicamente diverse. La nuvola rossa alla fine della regione del dito è una struttura diversa, chiamata RCW 89. Gli astronomi pensano che il vento della pulsar stia riscaldando la nube, facendola brillare con luce a raggi X a bassa energia.