Secondo le nuove rivelazioni, l’oggetto, in avvicinamento verso il centro del Sistema Solare, sarebbe grande ben sette volte la luna di Marte Phobos.
In uno studio pubblicato su arXiv, un team di astronomi del progetto collaborativo internazionale Dark Energy Survey (DES) ha esaminato nuovi dati sulla cometa Bernardinelli Bernstein (2014 UN271). Secondo le nuove informazioni, l’oggetto potrebbe avere un diametro fino a 150 chilometri, quasi sette volte il diametro di Phobos, il satellite di Marte e 10 volte più grande della cometa Hale-Bopp, la ‘Grande Cometa del 1997’.
2014 UN271 sarebbe, inoltre, più grande dell’asteroide della Fascia Principale 55 Pandora, ma anche di Arrokoth, l’asteroide binario visitato dalla sonda New Horizon nel suo viaggio verso l’esterno del Sistema Solare, dopo lo studio di Plutone. Scoperta nella Nube di Oort 2014, la “megacometa” inizialmente era stata scambiata per un pianeta nano, ma evidenti segni di attività hanno consentito agli esperti di riclassificata. Secondo i dati analizzati negli ultimi anni, tra il 2014 e il 2018, l’oggetto si è spostato nel cosmo da 20 a 23 unità astronomiche, (1 UA è la distanza media tra la Terra e il Sole) ed ora è in avvicinamento verso il centro del Sistema Solare. Per gli astronomi 2014 UN271 giungerà al suo massimo avvicinamento alla Terra nel 2031, quando raggiungerà l’orbita di Saturno per poi allontanarsi verso l’esterno del Sistema Solare.