Inizialmente era solo un’ipotesi, poi i dati lo hanno confermato e alla fine è successo. Il 17 settembre la Terra, o meglio il campo magnetico terrestre, è stato colpito da un’espulsione di massa coronale proveniente dal Sole. L’impatto è avvenuto alle 2 UTC, ovvero le 4 ora italiane e, stando a quanto accertato dai ricercatori, l’impatto è stato piuttosto debole aumentando la velocità del vento solare di un valore esiguo stimato in 40 km/s. Ma ciò non toglie che non possano verificarsi, nell’arco delle prossime ore, disturbi geomagnetici: questo perchè il nostro pianeta sta attraversando una scia turbolenta e magnetizzata della CME.
La coronal mass ejection, espulsione di materiale dalla corona solare, ha lasciato il sole pochi giorni fa, il 13 settembre, spinta verso la terra dall’esplosione di un filamento di magnetismo. Si ipotizzava che avrebbe colpito ‘di striscio’ la Terra ma tracciarla con precisione non è stato per nulla semplice. Infatti nelle immagini del coronografo, hanno spiegato gli esperti, andava sovrapponendosi ad almeno altre due nubi di particelle.