Il sistema ideato da una startup norvegese ha già superato la prima fase di test.
La OceanTherm, compagnia tecnologica norvegese, sostiene di essere in grado di impedire che le tempeste tropicali diventino potenti uragani, e quindi di poter prevenire disastri come quelli visti negli ultimi anni sulle coste americane. Una delle cause degli uragani, sempre più potenti, è l’aumento delle temperature degli oceani perciò, attraverso una tecnologia in grado di raffreddare l’acqua, si ridurrebbe la potenza degli eventi atmosferici. La ricerca ha, inoltre, determinato come le temperature superficiali del mare superiori a 26 gradi Celsius aiutino ad intensificare i sistemi tropicali. Attraverso una serie di navi con tubi perforati che rilasciano bolle, si spingerebbe l’acqua dell’oceano più fresca in superficie e quindi interrompere la fonte di energia delle tempeste. Il CEO di OceanTherm Olav Hollingsaeter ha rivelato che sono state le immagini scioccanti dell’uragano Katrina, che ha colpito lo stato americano della Louisiana nel 2005, a spingerlo a cercare una soluzione.
Il progetto è nelle sue prime fasi di sviluppo, anche se il team ha rivelato come una prima simulazione ha già dato esito positivo. L’obiettivo è produrre un sistema sufficientemente grande da abbracciare il Golfo del Messico. Naturalmente il progetto deve affrontare diverse sfide, una delle quali è ottenere i finanziamenti necessari per la prossima fase di test, che avranno un costo di oltre 17 milioni di dollari. Non manca chi avverte sulle possibili conseguenze indesiderate che la tecnologia potrebbe causare se applicata su larga scala. “Quando in natura si cambia una cosa, potrebbe svilupparsi una reazione a catena”, ha avvertito l’ingegnere ambientale Tracy Fanara che ha invitato ad un’applicazione ”appropriata” della tecnologia.
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