Più di 1.500 animali sono stai massacrati duranti la Grindadrap, la caccia tradizionale che si svolge da secoli.
Domenica scorsa si è tenuta secondo la tradizione, la Grindadráp, parola faroese che viene tradotta generalmente come caccia alle balene nonostante si tratta in maggioranza di delfini, che si svolge da secoli nelle isole Faroe, arcipelago situato nell’Oceano Atlantico appartenente alla Danimarca. Le immagini terrificanti hanno generato rabbia e orrore in tutto il mondo diventando virali in poco tempo. Questa pratica, riconosciuta ed approvata anche dalle autorità del luogo ma non dalla Commissione Internazionale per la caccia alle balene, consiste nel catturare i delfini e balene, trascinarli a riva e poi ucciderli accoltellandoli. Secondo i dati diffusi dalla BBC, circa 600 balene e 40 delfini vengono brutalmente uccisi ogni anno.
Nonostante ci sono molte comunità che lottano per abolire questa pratica orribile, per la maggior parte degli abitanti dell’isola, si tratta di una tradizione da rispettare. Le immagini diffuse in rete, mostrano centinaia di cadaveri di mammiferi distesi sulla battigia di Skalabothur a Eysturoy. Il mare rosso sangue ha fatto inorridire gli ambientalisti e addirittura alcune associazioni che partecipano all’evento ammettendo l’errore commesso. La popolazione stessa infatti, davanti a quel numero impressionante di animali ammazzati, ha avuto una reazione di smarrimento e shock. Tuttavia, la maggioranza della popolazione è favorevole a questa orribile pratica.