I terremoti, registrati in meno di 24 ore, indicano una risalita del magma.
Sono oltre 1.500 i terremoti registrati dall’Istituto Geografico Nazionale Spagnolo nell’area di Las Palmas, sulle Canarie, con epicentro individuato sul vulcano Cumbre Vieja. Sebbene si tratti di fenomeni di modesta intensità, 14 scosse sono state avverte dagli abitanti del posto. Iniziato l’11 settembre scorso, lo sciame sismico si è prolungato fino al 12 settembre, quando i sismi registrati sono stati ben 315, 90 dei quali a sud della Isla Bonita. Secondo gli esperti si tratterebbe dello sciame sismico più preoccupante mai avvertiti dall’ottobre del 2017. Ben otto scosse dello sciame sismico attuale hanno avuto una magnitudo superiore ai tre gradi.
Intanto il Piano di Emergenze Vulcaniche delle Canarie ha attivato, in via precauzionale, il livello giallo riguardo il rischio vulcanico nel sud dell’isola, in particolare per le aree di Fuencaliente, Los Llanos de Aridane, El Paso e Mazo. Con il livello giallo, le autorità provvedono ad intensificare le informazioni trasmesse alla popolazione, le misure di sorveglianza, il monitoraggio dell’attività vulcanica e i terremoti senza escludere un aumento del numero dei sismi nei prossimi giorni. La lieve profondità degli eventi, non superiore ai 12 chilometri, potrebbe suggerire come una nuova quantità di magma si sta introducendo nel serbatoio nelle profondità del vulcano. Anche negli anni scorsi sono stati registrati sciami sismici simili, ma più profondi, il che potrebbe indicare che il magma si trova, adesso, più in superficie nei sistemi sotterranei del vulcano. Le emissione di elio-3, a livelli più alti da trentanni, confermano la presenza di magma. Il Cumbre Vieja è un vulcano a scudo alto 2.426 metri, collocato nel sud dell’isola Las Palmas, protagonista di un’eruzione nel 1971, è considerato uno dei vulcani più attivi dell’arcipelago.
