Si tratta di oggetti transenettuaniani la cui scoperta può aiutare nella scoperta dell’ipotetico Pianeta Nove.
Un nuovo studio realizzato da un team internazionale di ricercatori e pubblicato su Arxiv, ha analizzato il Sistema Solare esterno grazie al Dark Energy Observatory (DES), per un periodo di 6 anni. Lo studio, che deve ancora essere sottoposto a revisione paritaria per essere convalidato, ha portato all’identificazione di 815 oggetti transnettuniani (TNO), di cui 461 mai visti fino ad oggi. “Si tratta del secondo catalogo, per dimensioni, di TNO (oggetti transnettunuiani) scoperto fino ad oggi, nonché il più grande catalogo con fotometria multibanda“, affermano gli esperti nel documento. Tutti questi nuovi dati, secondo i ricercatori, rappresentano un significativo passo in avanti nella comprensione del Sistema Solare esterno; basti pensare che i dati del Dark Energy Survey hanno contribuito alla scoperta del 20% di tutti i TNO conosciuti fino ad oggi.
Grazie ai nuovi dati, gli studiosi potranno effettuare nuovi test statistici dettagliati sui modelli di formazione nella regione transnettuniana. La ricerca potrebbe costituire, inoltre, un importante passo in avanti verso la comprensione dei circa 3000 TNO conosciuti; informazioni che possono aiutare gli scienziati a modellare meglio il modo in cui si è formato il nostro Sistema Solare e forse individuare l’ipotetico Pianeta Nove. Con il termine oggetto ”transnettuniano” si indica un corpo celeste, di solito di dimensioni ridotte, la cui orbita è collocata per la gran parte oltre a quella del pianeta Nettuno, nella fascia di Kuiper e nella nube di Oort.