La nazione africana produce un quarto del valore mondiale di bauxite nel mondo.
Il prezzo dell’alluminio ha registrato il picco massimo da 10 anni, dopo la notizia del colpi di stato in Guinea, uno dei maggiori esportatori mondiale di bauxite, materia prima per la produzione del metallo. Il prezzo di una tonnellata di alluminio al London LME Metals Exchange ha raggiunto, lunedì, i 2.782 dollari, per poi scendere a 2.770 dollari, livelli mai raggiunti dal maggio 2011.
“Il mercato dell’alluminio potrebbe essere scosso da questa situazione, dal momento che il 20% della produzione mondiale di alluminio dipende dalle bauxite di questo piccolo e poverissimo Paese“, ha scritto il fondatore di Rusal, il maggiore produttore di alluminio al mondo. Domenica scorsa, le forze speciali della Guinea hanno annunciato, in un messaggio alla nazione, il rovesciamento del presidente Alpha Condé, lo scioglimento del governo, la sospensione della Costituzione, il coprifuoco su tutto il territorio nazionale e la chiusura delle frontiere terrestri e aeree.