L’energia prodotta nella Lawrence Livermore National Laboratory, in California.
Un team di scienziati della struttura laser primaria del ”Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti” ha raggiunto un nuovo record mondiale di energia prodotta attraverso la fusione nucleare. A renderlo noto è la rivista Nature, in un articolo nel quale spiega come oltre la potenza ottenuta sia di oltre 10 quadrilioni di watt, per una frazione di secondo. La potenza generata ha raggiunto una scala equivalente a circa 700 volte la capacità di generazione dell’intera rete elettrica degli USA. L’impresa è stata raggiunta nel Lawrence Livermore National Laboratory, in California, una struttura realizzata per analizzare le reazioni di fusione nel cuore delle armi termonucleari.
A causa del divieto degli Stati Uniti sui test nucleari sotterranei, il dipartimento ha suggerito, alcuni anni fa, al National Ignition Facility (ente che si pone l’obiettivo di creare una fusione nucleare sostenuta) di entrare a far parte del programma. Seppur il NIF non sia riuscito a raggiungere il suo obiettivo iniziale di “accendere la fusione” nel 2012, da allora gli esperti hanno operato per ottimizzare gli obiettivi nella camera di reazione. Il nuovo record è, dunque, il frutto di una serie di cambiamento di vari sistemi nella struttura; un obbiettivo raggiunto dopo anni di impegno. Un altro test che, potrebbe replicare il successo dell’ultimo, potrebbe essere realizzato nel mese di ottobre.