Le autorità annunciano la richiesta di un risarcimento danni alla società che gestisce la struttura.
La Repubblica Democratica del Congo chiederà un maxi risarcimento ai proprietari di una miniera di diamanti angolani in seguito alla contaminazione massiccia dell’acqua potabile di una vasta area del paese, che ha provocato 12 morti migliaia di ammalati. A riportarlo è Reuters citando recenti dichiarazioni del ministro dell’Ambiente e dello Sviluppo. Alla fine di luglio, una perdita prodotta dalla più grande miniera di diamanti dell’Angola ha trasformato in rosso un affluente del fiume Congo e ha colpito più di due milioni di persone che vivono nelle vicinanze della costa, inquinando l’acqua e uccidendo i pesci.
Sono oltre 4.000 le persone colpite da diarrea e altre malattie nel paese africano; una situazione che ha spinto il ministro Bazaiba a chiedere un risarcimento seguendo il principio “chi inquina paga“, secondo il quale chi produce inquinamento deve sostenerne i costi. L’alto funzionario ha aggiunto, inoltre, come nonostante la scomparsa del colore rossastro nelle acque del fiume, la situazione della popolazione continua a essere preoccupante, con continui casi di malesseri e ricoveri negli ospedali. Nella giornata di domani si terrà l’intervento del ministro congolese nel Comitato Permanente per l’Ambiente, il Turismo per affrontare il problema dell’inquinamento, ormai persistente, del fiume.