Una vera e propria “rete elettrica” invisibile composta da ‘nano cavi’ corre nel sottosuolo dell’intero pianeta ed i ricercatori statunitensi sono riusciti a capire cosa consenta a questa rete ‘viva’ di respirare e dunque sopravvivere. È infatti composta da batteri che vivono nelle profondità del nostro pianeta e riescono, producendo nano cavi, a generare energia. Ciò è possibile grazie ad una proteina che consente loro di respirare, come riportato su Nature, una molecola che potrebbe ora trovare impiego in applicazioni per generare elettricità dai batteri o in fili capaci di rigenerarsi. Come sottolineato da Nikhil Malvankar, il coordinatore dello studio e tra i maggiori studiosi del mondo popolato da batteri presenti anche a svariate centinaia di metri di profondità, “il terreno sotto i nostri piedi, l’intero pianeta, è elettricamente connesso”. Ed uno dei misteri di questo immenso micro mondo era legato proprio ai meccanismi che i batteri utilizzavano per sostenere il loro metabolismo privo di ossigeno.
Alla soluzione si è arrivati mediante una serie di analisi, impiegando tecniche di microscopia crioelettronica, dei campioni dei terreni. Arrivando a scoprire il segreto legato alla ‘respirazione’ dei batteri tramite sottilissimi filamenti. In sostanza vengono rilasciati elettroni utilizzati per veicolare gli scambi di energia che ne alimenta il metabolismo interno. Nella fattispecie sono due le proteine che, agendo come una sorta di pistone, fungono da “interruttore molecolare che controlla il rilascio di nanofili che compongono la rete elettrica della natura” e da cui transitano gli elettroni in uscita.