Le persone contagiate manifestano febbre, disidratazione, calo dei livelli piastrinici e, in alcuni casi, sintomi di dengue.
Un focolaio di una nuova e sconosciuta febbre di origine virale è stato registrato in diversi distretti nello stato indiano occidentale dell‘Uttar Pradesh, causando almeno 68 morti, 40 dei quali bambini, nel corso della scorsa settimana, come riporta il Times of India. Solo nelle ultime 24 ore, il contagio ha causato la morte di 12 minori nel distretto di Firozabad, il più colpito. 135 bambini rimangono ricoverati nel locale Medical College, 72 dei quali in gravi condizioni.
Il numero effettivo di contagiati e deceduti non è, però, del tutto noto alle autorità, visto che le statistiche ufficiali tendono ad escludere i malati curati in istituti privati o coloro che sono morti in casa. La maggior parte delle persone colpite ha sofferto di una sindrome febbrile, disidratazione e un improvviso calo dei livelli di piastrine nel sangue. In alcuni di loro sono stati riportati anche i sintomi di dengue. Il lungo periodo di recupero, che dura tra i 10 e i 14 giorni, ha provocato diversi disagi nei centri medici nelle aree rurali, quasi del tutto occupati, costringendo al trasferimento dei pazienti negli ospedali urbani, in alcuni casi anche in aree riservate ai degenti con coronavirus. L’agente patogeno, responsabile della malattia, non è stato ancora identificato, sebbene le autorità colleghino l’epidemia alle inondazioni che hanno coinvolto diverse aree del paese asiatico negli ultimi giorni, ma soprattutto alla scarsa igiene tra i residenti. Non è stato possibile stabilire, fino ad ora, un collegamento tra i casi di questa febbre virale e il covid-19.
