Il gruppo di giovani stelle e gas è descritto dagli scienziati come “una scheggia che spunta da un’asse di legno”.
Gli astronomi classificano le galassie in tre categorie principali: ellittiche, a spirale ed irregolari, con oltre due terzi, di quelle osservate, che rientrano nella seconda categoria, compresa la Via Lattea. Ma nonostante gli scienziati hanno un’idea approssimativa delle dimensioni e della forma dei bracci a spirale della nostra galassia, osservarne l’intera struttura è impegnativo, poiché ci troviamo all’interno di essa. “È come stare in mezzo a Times Square e cercare di disegnare una mappa dell’isola di Manhattan”, spiegano dal Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA in California, USA. Pertanto, rilevare qualche nuova caratteristica della Via Lattea è considerata una vera e propria impresa. Ed è quello che hanno fatto gli astronomi del JPL in uno studio riportato sulla rivista Astronomy & Astrophysics, che getta nuova luce sulla struttura più fine della nostra galassia. Gli scienziati del laboratorio della NASA hanno trovato una strana “rottura” nei bracci a spirale della Via Lattea, che potrebbe dirci di più sulla sua storia galattica. Questa interruzione, che consiste in un ammasso di giovani stelle e regioni gassose, è descritta da JPL come “una scheggia che spunta da una tavola di legno“. I ricercatori hanno monitorato la caratteristica utilizzando gli occhi a infrarossi e i cercatori di calore del telescopio spaziale Spitzer della NASA e della missione Gaia dell’Agenzia spaziale europea, che misurano distanze e movimenti stellari.
Il nuovo studio si è concentrato su una regione vicino a uno dei bracci della Via Lattea, chiamato Braccio del Sagittario, sede dei famosi Pilastri della Creazione, nella Nebulosa Aquila. I dati combinati di Spitzer e Gaia hanno mostrato come il Sagittario sia ricco di giovani stelle che si muovono nello spazio, quasi alla stessa velocità e direzione. Michael Kuhn, autore principale del nuovo articolo, ha spiegato che i precedenti modelli della Via Lattea suggerivano come l’avvolgimento, misurato dall'”angolo di inclinazione” rispetto a un cerchio perfetto a 0 gradi, suggeriva in precedenza che il Sagittario avesse un angolo di inclinazione di circa 12 gradi mentre ora è di quasi 60. Tuttavia, non è ancora chiaro il motivo. Gli astronomi stanno ancora cercando di capire come e perché si formano i bracci delle galassie e il JPL ora ha affermato che il nuovo studio potrebbe fornire alcuni indizi. “Questa struttura è una piccola parte della Via Lattea, ma potrebbe dirci qualcosa di significativo sulla galassia nel suo insieme”, ha detto il coautore dello studio Robert Benjamin.