Si tratta della nana bianca RS Ophiuchi, nella costellazione di Ophiuchus.
In questi giorni osservando attentamente la costellazione equatoriale di Ophiuchus, si potrà vedere una stella che prima non c’era. Si chiama RS Ophiuchi, è una nana bianca che si trova a 4.566 anni luce dalla Terra e che ora risulta visibile perché ha appena vissuto un’enorme esplosione termonucleare che l’ha trasformata in nova, moltiplicando la sua luminosità. Di solito le nove sono difficili da vedere, anche da un telescopio, ma ciò che rende questa così speciale è la rarità della sua stella. RS Ophiuchi, infatti, è conosciuta come ‘nova ricorrente’, cioè una stella che va in eruzione periodica. Finora, gli astronomi sono riusciti a vedere solo dieci stelle simili in tutta la nostra galassia. In media, RS Ophiuchi si libera violentemente dal più esterno dei suoi strati una volta ogni 15 anni. La sua ultima nova è stata nel 2006. Il primo ad osservare il fenomeno fu Keith Geary, un astronomo dilettante irlandese, che riportò rapidamente la sua scoperta. Molti altri astronomi fecero la stessa cosa da diverse parti del mondo.
Secondo gli astronomi, la sua eccessiva ‘voracità’ è la causa di queste esplosioni ripetute. La stella, infatti, fa parte di un sistema binario, in cui due stelle molto vicine orbitano tra loro. La sua compagna è una gigante rossa. Mentre entrambe le stelle ruotano una attorno all’altra, RS Ophiuchi, la nana bianca, molto più piccola ma anche molto più densa della sua compagna, va estraendo (e assorbendo) gas, principalmente idrogeno, dalla gigante rossa. L’idrogeno ‘rubato’ si accumula sulla superficie della stella, dove si riscalda. Ogni 15 anni, la massa di RS Ophiuchi aumenta al punto che la pressione e la temperatura della parte inferiore di questo strato di materiale sono sufficienti per provocare un’esplosione termonucleare che espelle violentemente l’eccesso di materiale assorbito. Il prossimo scoppio non si verificherà fino a quando la piccola stella non avrà nuovamente ‘rubato’ la quantità sufficiente di idrogeno alla sua enorme compagna e si libererà nuovamente dall’eccesso con una nuova nova, cosa che non accadrà prima di almeno altri 15 anni. In questi giorni, tuttavia, per godere lo spettacolo (meglio con un binocolo o un piccolo telescopio) è necessario guardare verso queste coordinate: RA 17h 50m 13.17s, dic -06° 42 ‘28.6 ‘.
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