Dopo mesi di eruzioni il cratere sud est ha raggiunto un’altezza record.
Il cratere sud-orientale dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, è cresciuto in altezza dopo sei mesi di attività. Ad annunciarlo, martedì, è l’Istituto nazionale italiano di geofisica e vulcanologia (Ingv). Con 3.357 metri di altezza questo cratere, il più giovane e attivo del vulcano, ha superato il cratere di nord-est, alto 3.324 metri che, nei precedenti 40 anni, rappresentava il punto più alto dell’edificio vulcanico. Secondo l’INGV sono stati 50 gli episodi di eruzione di cenere e lava espulsi dalla bocca del cratere da metà febbraio provocando una “sorprendente trasformazione del profilo del vulcano”, le cui dimensioni sono state calcolate, ora, tramite immagini satellitari.
Era il 1981 quando il cratere nord-est dell’Etna raggiunse i 3.350 metri, ma un crollo dei bordi delle pareti nel 2018 ne ridusse l’altitudine a 3.326 metri. Protagonista di diversi eventi eruttivi anche molto potenti ormai febbraio, l’Etna non ha mai rappresentato un pericolo per i comuni circostanti. Anche se la Regione Siciliana è stata costretta alla rimozione di oltre 300.000 tonnellate di cenere nelle zone circostanti al vulcano, con danni notevoli alle colture.