Una quantità record, già superiore alle emissioni dell’intera stagione estiva dell’anno scorso.
Gli incendi che stanno devastando varie aree della regione della Jacuzia, regione Russia siberiana, hanno provocato un’emissione record di anidride carbonica, secondo il sistema di monitoraggio Copernicus. Ma i danni all’ambiente potrebbero giungere anche attraverso lo scioglimento del permafrost, lo strato di ghiaccio che contiene massicce quantità di carbonio e le torbiere siberiane, con il rischio di ulteriori rilasci di sostanze ad effetto serra nell’atmosfera.
Fino ad oggi gli incendi hanno devastato un’area di oltre 4,2 milioni di ettari di boschi in Jacuzia, producendo enormi pennacchi di fumo. Secondo gli esperti dell’Atmosphere Monitoring Service (CAM) di Copernicus, dal mese di giugno, le emissioni totali di CO₂ superano le 505 megatonnellate; un valore impressionante, se solo paragonato alle 450 megatonnellate sprigionate durante l’intera stagione estiva dello scorso anno. I roghi stanno mettendo a rischio anche i piccoli villaggi, spingendo le autorità a evacuare la popolazione, mentre le forti raffiche di vento stanno incrementando la velocità di diffusione del fuoco. Sono oltre 90mila i Vigili del Fuoco e gli operatori d’emergenza che hanno raggiunto l’area.