Gli archeologi in Marocco hanno annunciato la scoperta del più antico sito di produzione di asce manuali dell’età della pietra del Nord Africa, risalente a 1,3 milioni di anni. L’annuncio è arrivato da un team internazionale e sposta di fatto indietro di centinaia di migliaia di anni la data di inizio, in Nord Africa, dell’industria degli utensili in pietra acheuliana associata all’Homo erectus. La scoperta è avvenuta durante gli scavi in ??una cava alla periferia della capitale economica del paese, Casablanca e, come affermato da Abderrahim Mohib, co-direttore del programma Preistoria franco-marocchina di Casablanca “contribuisce ad arricchire il dibattito sull’emergere dell’Acheuliano in Africa”. Prima del ritrovamento, si pensava che la presenza in Marocco dell’industria degli utensili in pietra acheuliana risalisse a 700mila anni fa. Nuovi ritrovamenti nel sito di Thomas Cava I, reso famoso per la prima volta nel 1969 quando fu scoperta una mezza mandibola umana in una grotta, indicano che l’Acheuliano potrebbe avere quasi il doppio dell’età presunta.
Del team fanno parte 17 persone tra le quali ricercatori marocchini, francesi e anche italiani che hanno studiato a fondo gli strumenti di pietra estratti dal sito. Un “rimbalzo cronologico”, l’ha definita l’archeologo marocchino Abdelouahed Ben Ncer parlando della straordinaria scoperta. Spiegando che l’inizio dell’Acheuliano in Marocco è ora vicino alle date di inizio dell’Africa meridionale e orientale di 1,6 milioni e 1,8 milioni di anni fa. Gli umani precedenti si erano accontentati di strumenti di ghiaia più primitivi, conosciuti come Oldowan. La ricerca nel sito di Casablanca è stata condotta per decenni e ha “consegnato uno dei più ricchi assemblaggi acheuliani in Africa”, ha detto Mohib. “È molto importante perché stiamo parlando della preistoria, un periodo complesso per il quale esistono pochi dati”.