Le operazioni per lo spegnimento del fuoco, in questo tipo di roghi, sono complicate dall’impossibilità di prevedere l’evoluzione delle fiamme a breve termine.
L’Oregon meridionale, negli Stati Uniti, sta vivendo uno dei più grandi incendi registrati oggi nel paese nordamericano. Il rogo, battezzato ‘Bootleg‘, ha raggiunto dimensioni così estese da generare già le proprie condizioni climatiche con oltre 157.000 ettari andati in fumo dall’inizio di luglio. Le fiamme hanno distrutto 117 edifici e più di 2.000 vigili del fuoco stanno lavorando, ora, nella zona.
Marcus Kauffman, portavoce del dipartimento forestale dell’Oregon, ha dichiarato alla stampa come “l’incendio è così esteso da generare energia e calore estremi, in grado di modificare le condizioni meteorologiche della zona. Se di solito, è il meteo a condizionare l’incendio, in questo caso, il fuoco predice cosa farà il tempo“, riporta il New York Times. Solo incendi di dimensioni titaniche come questo sono in grado di influenzare il clima, cosa che complica ulteriormente il lavoro dei vigili del fuoco per spegnarli, in quanto risulta difficile prevedere quale sarà l’evoluzione delle fiamme a breve termine. Ad oggi, sono 83 i grandi roghi attivi negli Stati Uniti, mentre più di 35.000 incendi hanno bruciato più di un milione di ettari dall’inizio dell’anno, secondo il National Interagency Fire Center.