Secondo gli esperti della NASA e dell’Università delle Hawaii i rischi per la coste potrebbero essere amplificati dall’innalzamento del livello del mare.
Secondo uno studio della NASA e dell’Università delle Hawaii, pubblicato su Nature Climate Change, una prossima “oscillazione” nell’orbita della Luna aggraverà le inondazioni lungo le coste degli Stati Uniti, di tre o quattro volte rispetto a quello che avviene ora. Questi fenomeni, con il tempo, potrebbero danneggiare le infrastrutture e mettere a rischio gli abitanti nelle aree della costa. L’oscillazione fa parte di un ciclo naturale che va avanti da sempre. In questo ciclo l’orbita della Luna crea periodi nei quali la marea risulta maggiore o minore, in un periodo di 18,6 anni. Anche se se fino ad oggi largamente sottostimati, gli effetti dell’attrazione gravitazionale sul nostro pianeta potrebbero produrre rischi di inondazioni, soprattutto quando la Luna, la Terra e il Sole si allineeranno aumentando l’attrazione sui mari. Se nella metà del ciclo di 18,6 anni della Luna, le maree quotidiane e regolari sul nostro pianeta vengono letteralmente soppresse con le alte maree più basse del normale e le basse maree più alte, nell’altra metà, le maree vengono amplificate: con le alte maree che si innalzano ulteriormente.
Nel 2030 il nostro satellite attraverserà quella fase nella quale aumenterà le maree e dunque le inondazioni delle coste. Il contemporaneo aumento del livello del mare potrebbe, inoltre, aggravare il fenomeno producendo le inondazioni più gravi mai registrate negli ultimi anni. Sono tanti i pericoli che potrebbe provocare questo fenomeno nel prossimo decennio, ma saranno necessari ulteriori studi per individuare effettivamente l’impatto di tale avvenimento e naturalmente mettere in campo gli accorgimenti del caso.