L’obbiettivo è di deviare l’orbita dell’oggetto, potenzialmente pericoloso per la Terra.
Con un peso di 77,5 tonnellate e un diametro pari all’Empire State Building, l’asteroide Bennu è indicato come un potenziale rischio per il nostro pianeta. Sono otto i potenziali impatti che il corpo celeste potrebbe avere con la Terra tra il 2169 ed il 2199, secondo una ricerca condotta dalla Facoltà di Matematica dell’Università di Pisa. Per assicurarsi che questa lontana catastrofe non accada, ma soprattutto per testare un metodo per deviare futuri oggetti spaziali pericolosi, un team di esperti cinesi ha in progetto di colpire Bennu con 23 razzi con una potenza di 1200 megatoni, 80.000 volte l’energia prodotta della bomba atomica di Hiroshima.
L’asteroide, composto da ingenti quantità di carbonio, oro e platino è associato agli asteroidi carbonacei di tipo B, si caratterizza per una particolare forma sferoidale. L’obbiettivo degli scienziati cinesi della Long March 5 è di deviarne l’orbita ed evitare che precipiti sul nostro pianeta. A colpire Bennu potrebbero essere anche gli USA, con la missione Hammer, che prevede il lancio di un numero di razzi compreso tra i 34 ai 53 razzi, prima che l’asteroide si avvicini alla Terra.