Sfogliare le pagine di un romanzo e trovare al suo interno un’opera realizzata nientemeno che da Vincent Van Gogh. È l’incredibile scoperta fatta da alcuni ricercatori che stavano analizzando il libro “Histoire d’un Paysan”, regalato nel 1883 dallo stesso pittore all’amico artista Anthon van Rappard (Zeist, 1858) ben 135 anni fa. Scoprendo la presenza di un piccolo segnalibro fatto a mano sul quale erano presenti tre schizzi realizzati dall’allora poco più che ventenne Van Gogh. “Pochissimi disegni del primo periodo di Van Gogh sono sopravvisuti, anche se sappiamo che deve averne fatti centinaia. Piccoli schizzi informali come questi – davvero minuscoli – sono ancora più rari e praticamente limitati a schizzi su lettere” ha raccontato il ricercatori del Van Gogh Museum di Amesterdam Teio Meendendorp.
Nella fattispecie, ogni schizzo rappresenta una singola figura. Potrebbe trattarsi di contadini e Van Gogh potrebbe aver tratto ispirazione proprio dai protagonisti del romanzo. I tre disegni scoperti vennero, secondo quanto sottolineado da Meendendorp, completati intorno alla fine del 1881: allora l’artista viveva a Etten, il villaggio di genitori. E, ha concluso l’esperto, la striscia di carta “rende un’idea delle capacità di scarabocchiare rapido di Van Gogh e l’oggetto in quanto tale è una rara testimonianza tangibile delle sue abitudini di lettura: un segnalibro personalizzato”. I tre disegni sono ora esposti nel museo olandese, nella mostra Here to Stay insieme a molte altre opere e manufatti che, nell’arco degli ultimi dieci anni, sono entrati nella collezione museale.