Secondo gli esperti si tratta della terza rilevazione più alta mai registrata dopo i picchi di 56,7 gradi registrati nel 1913 e di 55 in Tunisia, rispettivamente nel 1913 e nel 1931.
La Death Valley in California (USA), uno dei luoghi più caldi e aridi della Terra, ha raggiunto temperature record questo fine settimana, molto vicine ai massimi mondiali. Venerdì, il National Weather Service ha riferito che nel deserto è stata registrata una temperatura di 130 gradi Fahrenheit (54,4 gradi Celsius) con buone possibilità che il fenomeno si ripeta nelle prossime ore, alla luce delle condizioni del meteo. Intanto l’ufficio del National Weather Service di Las Vegas ha avvertito la popolazione, attraverso il suo account Twitter, di non uscire dalle proprie abitazioni se non strettamente necessario.
Quella appena registrata è la temperatura più alta mai rilevata, dopo i 134 gradi Fahrenheit (56,7 gradi Celsius) del 10 luglio del 1913 e dei 131 gradi Fahrenheit (55 gradi Celsius) registrati a Kebili, in Tunisia, il 7 luglio 1931. Questi ultimi dati, però, sono da tempo messi in dubbio da alcuni gli scienziati del clima per gli strumenti di misurazione, non del tutto precisi, adoperati all’epoca. Ma la Death Valley non è l’unica area nel paese che sta soffocando per il caldo eccessivo degli ultimi tempi. All’inizio di luglio la costa nord occidentale del paese e quella del Canada sono state colpite da un’ondata di caldo record che ha provocato il decesso di oltre 500 persone e di un miliardo di creature marine, oltre alla distruzione di Lytton, un villaggio della Columbia Britannica incenerito dalle fiamme. L’Ufficio nazionale per l’Amministrazione Oceanica e Atmosferica, inoltre, ha dichiarato che il mese appena trascorso è stato il giugno più caldo mai registrato nel paese americano.