Si tratta di oggetti di massa simile al nostro pianeta, individuati grazie al telescopio Kepler.
Una recente ricerca, pubblicata sul Monthly Notice of the Royal Astronomical Society, ha confermato la presenza di un gruppo di pianeti vaganti nello spazio, senza alcun legame con una stella. I pianeti ”fluttuanti” sono stati scoperti grazie ad uno studio condotto da Iain McDonald dell’Università di Manchester, che ha analizzato i dati della missione K2 del Kepler Space Telescope della NASA nella quale è stata analizzata un’area ben precisa di spazio, ricca di milioni di stelle e poco lontano dal centro della Via Lattea. Sono 27 i corpi celesti, caratterizzati da una massa simile al nostro pianeta, senza stella. Al pari della Terra, questi pianeti potrebbero essere nati intorno ad una stella, prima di essere cacciati dal sistema planetario a causa dell’attrazione gravitazionale con altri oggetti.
La scoperta è resa ancora più sensazionale dal fatto che Kepler non è stato programmato per la scoperta di oggetti di questo tipo. Lo stesso coautore della ricerca, Eamonn Kerins, ha spiegato come: “Kepler ha raggiunto un risultato ottenendo un traguardo per il quale non era stato progettato, garantendo ulteriori prove provvisorie dell’esistenza di pianeti vaganti, con una massa simile alla Terra”. L’obbiettivo degli esperti è, ora, di studiare questi oggetti vaganti con missioni apposite. ”Confermare l’esistenza e la tipologia di questi pianeti “fluttuanti” − continua l’esperto − sarà uno degli obiettivi delle prossime missioni della NASA, come quella del telescopio Nancy Grace Roman e della missione Euclid dell’ESA, entrambe realizzate per la ricerca di segnali ”deboli” provenienti dalla nostra galassia”.