Le fosse comuni di bambini nativi scoperte nei pressi dei centri di rieducazione cattolici ha destato scalpore in Canada. Le scuse di Trudeau.
Sale la rabbia delle comunità degli indigeni, in Canada, dopo la scoperta di diverse fosse comuni di bambini nei pressi delle scuole cristiane di ”rieducazione” per nativi. In diverse aree del paese le chiese sono state date alle fiamme nelle ore scorse, in aggiunta ai due luoghi di culto bruciati nella Columbia britannica. In poche ore ad essere avvolte dal fuoco sono le chiese di Sant’Anna e in Chopaka, come confermato dal sergente Jason Bayda della polizia canadese. Secondo gli investigatori questi atti sono connessi alla scoperta delle 750 tombe ritrovare a pochi metri da un ex istituto gestito dalla chiesa cattolica a Marieval dove vennero scoperti i resti ben 215 bambini.
La questione ha spinto il primo ministro canadese Justin Trudeau a scusarsi con la popolazione nativa invitando anche il Papa a dissociarsi mentre ha annunciato un’indagine sulla vicenda. Secondo Trudeau quelli commessi dagli istituti, che per secoli hanno operato per assimilare nativi alla nuova popolazione locale, sono stati degli atti criminali. Secondo le stime sono oltre 150mila i bambini di etnia Inuit e Metis iscritti forzatamente nelle scuole residenziali, dove sono stati sottoposti a maltrattamenti e probabilmente ad abusi sessuali mentre oltre 4mila, sempre secondo le stime, hanno perso la vita per patologie e negligenze del personale. Il rinvenimento di 215 corpi di bambini nella British Columbia era stata descritta dai media canadesi come ”un atto indicibile” che confermava i sospetti che da decenni si susseguivano sulla vicenda. L’uso di sottrarre i figli alle famiglie indigene per introdurli alla nuova cultura importata dall’Europa era molto diffuso nell’Ottocento, periodo in cui fu fondata la Kamloops Indian Residential School ed altri istituti gestite dalla Chiesa cattolica. Desta impressione il fatto che la maggior parte dei corpi scoperti nella fossa comune del cortile dell’istituto appartenessero a bambini di tre anni. I corpi di altre 761 persone native sono stati portati alla luce il 24 giugno scorso nei pressi di una scuola di ”rieducazione cattolica” nella provincia di Saskatchewan.