L’obiettivo degli ingegneri russi è quello di inviarlo in orbita nel 2030.
Secondo quanto programmato dal team dell‘agenzia spaziale russa, Roscosmos, un veicolo a propulsione nucleare raggiungere Giove puntando in un primo momento alla Luna, per poi fare tappa verso Venere e giungere, infine, poco lontano dal quinto pianeta del nostro sistema solare, Giove. Nella maggior parte dei casi, i veicoli spaziali ricavano energia da fonti come il Sole, dalle batterie (come quelle al litio) e i radioisotopi, ovvero batterie nucleari, per intraprendere il viaggio nello spazio. Il nuovo veicolo progettato chiamato Zeus, è programmato per generare energia con lo scopo di trasportare carichi ed un eventuale equipaggio diventando così, una vera e propria centrale nucleare mobile.
Attraverso numerosi studi effettuati dalla NASA, un veicolo a propulsione nucleare, ridurrebbe di un anno il viaggio su un altro pianeta. I reattori nucleari offrono una serie di vantaggi essendo in grado di resistere a zone molto fredde e buie del Sistema Solare senza ricaricarsi attraverso l’energia del Sole e dunque riducendo considerevolmente, la durata del viaggio. Dobbiamo ricordare che la Russia ha già inviato in orbita 30 reattori ma il suo nuovo modulo Zeus farebbe la differenza dato che andrebbe ad utilizzare un solo reattore nucleare da 500 kilowatt. Bisogna comunque tenere presente che anche il nucleare ha i suoi svantaggi: solo alcuni tipi di carburante come ad esempio l’uranio altamente arricchito riesce a sopravvivere ad temperature estreme mentre molti dubbi riguardano la sua sicurezza nell’impiego. La missione dovrebbe avere una durata di 50 mesi, cioè 4 anni, e potrebbe rappresentare una nuova frontiera per la Russia. Il paese infatti, sta progettando una stazione spaziale sempre utilizzando l’energia nucleare dato che prevede di interrompere ogni tipo di rapporto con la Stazione Spaziale Internazionale.