Aumentano i casi di mucormicosi in diversi stati indiani. Emergenza in Gujarat e Maharashtra.
La mucormicosi, nota anche come infezione da “fungo nero” , è stata rilevata in 8.842 pazienti in India. Ad annunciarlo è l’ultimo report pubblicato sabato dal ministro della Salute Sadananda Gowda sul suo account Twitter. Secondo i dati presentati dal ministro, gli stati più colpiti sono Gujarat e Maharashtra, dove si contano rispettivamente 2.281 e 2.000 casi, seguiti dall’area dell’Andhra Pradesh che conta 910 pazienti, Madhya Pradesh con 720 e Rajasthan con 700. Sulla base della distribuzione dei pazienti, il governo indiano ha effettuato la distribuzione del farmaco antifungino Amphoterecin-B. In totale sono 23.680 le fiale del farmaco consegnate agli enti territoriali. La malattia di solito compare in pazienti con qualche tipo di immunodeficienza. È causato dall’esposizione alla muffa che si trova comunemente nel suolo, nel compost, nelle piante e nella frutta e verdura in decomposizione, ma i medici indiani la considerano una complicazione post-covid.
I sintomi della malattia includono dolore e arrossamento intorno agli occhi e al naso, mal di testa, febbre e tosse. Possono manifestarsi, inoltre, difficoltà respiratorie, vomito con sangue e persino uno stato mentale alterato. Per quanto riguarda le aree direttamente colpite, l’infezione può depositarsi nei seni o nei polmoni, dopo l’inalazione delle spore del fungo. Le persone più vulnerabili sono quelle che di recente hanno quantitativo notevoli di farmaci o che hanno trascorso molto tempo in unità di terapia intensiva. Tra i sopravvissuti al covid-19, la mucormicosi può in casi estremi comportare la perdita della mascella superiore e degli occhi. Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, la mortalità per malattia è in media del 54%. L’epidemia di mucormicosi si manifesta mentre l’India registra centinaia di migliaia di casi di coronavirus ogni giorno. Dopo aver superato il picco di oltre 414.000 casi il 6 maggio, il 21 maggio il bilancio è sceso a 241.000, secondo i dati della Johns Hopkins University L’annuncio del ministro arriva dopo che giovedì New Delhi ha esortato gli Stati a dichiarare l’epidemia di mucormicosi e denunciare tutti i suoi casi sospetti e confermati. Nel frattempo, nello stesso giorno, è stato segnalato in almeno 4 casi l’infezione da un’altra muffa, indicata con il nome di ‘fungo bianco’, nello stato del Bihar, nel nord del Paese. Gli esperti ritengono che il “fungo bianco” possa essere più pericoloso del “fungo nero”, poiché colpisce organi vitali, come polmoni, reni, intestino, stomaco, genitali e unghie provocando un’infezione generalizzata.