Secondo una nuova ricerca Fobos e Deimos, i due piccoli satelliti di Marte, componevano in un lontano passato un unico grande oggetto.
Scoperti il 18 agosto del 1877 dall’astronomo Asaph Hall, Fobos e Deimos, sono i due piccoli satelliti che orbitano intorno a Marte. I due oggetti, in rotazione sincrona con inclinazioni rispettivamente di soli 0,01 e 0,92 gradi rispetto al piano equatoriale del pianeta, hanno un’origine non ancora del tutto chiara per gli esperti. La prima peculiarità che caratterizza le due lune è la forma, molto diversa da quella sferica del nostro satellite. “La Luna della Terra è essenzialmente sferica, mentre le lune di Marte hanno una forma molto irregolare, che ricorda due patate”, ha spiegato Amirhossein Bagheri, ricercatore presso l’Istituto di geofisica dell’ETH di Zurigo. “Fobos e Deimos sembrano più asteroidi che lune naturali. Ciò spinge gli osservatori a considerarli asteroidi catturati nel campo gravitazionale di Marte”. Il nuovo studio del ricercatore svizzero mette, però, in dubbio questa tesi. “Le orbite delle lune marziane sono quasi circolari e si muovono nel piano equatoriale di Marte; un elemento che contrasta con la teoria che si tratti di due antichi asteroidi“.
Per risolvere questo problema, Bagheri e colleghi si sono affidati a simulazioni al computer e dati sismici dalla missione catturati grazie ad InSight della NASA. “L’idea era di tracciare le orbite e i loro cambiamenti nel passato“, ha spiegato il dottor Amir Khan, ricercatore presso l’Istituto di fisica dell’Università di Zurigo e dell’Istituto di geofisica presso l’ETH di Zurigo. “Abbiamo scoperto che le orbite dei due satelliti sembrano essersi incrociate in passato. Ciò significa che le lune si trovavano, in passato, nello stesso punto.” I ricercatori hanno, dunque, concluso che, in un lontano passato, un corpo celeste più grande orbitava intorno a Marte. Questa antica luna venne colpita da un altro corpo tra 1 e 2,7 miliardi di anni fa disintegrandosi. “Fobos e Deimos sono i resti di quella luna perduta. Le simulazioni del nostro team di ricerca – ha aggiunto Bagheri – mostrano anche che, mentre Deimos continua molto lentamente ad allontanarsi dal pianeta, Fobos precipiterà sul pianeta tra 39 milioni di anni o si disintegrerà formando un anello”. Solo una futura missione di esplorazione sulle lune marziane fornirà anche informazioni cruciali sugli interni dei due satelliti, aiutando a risolvere definitivamente la questione della loro origine.