Si ritirano le acque del lago Arancio: riemerge l’antico sito di Mazzallakkar

Sambuca di Sicilia è un piccolo comune con meno di 6000 abitanti in provincia di Agrigento. A poca distanza è presente il lago Arancio il cui progressivo abbassamento nel corso degli ultimi anni ha riportato alla luce una città costruita e fondata oltre mille anni fa. Si tratta di Zabut, oggi nota come il sito di Mazzallakkar, eretta su una rocca che domina la costa occidentale della regione da una colonia di arabi nell’830 d.C. e che oggi è possibile nuovamente ammirare proprio in virtù del calo del livello delle acque. Quello che ci si trova davanti è una sorta di fortino in pietra, una stazione ubicata tra il mare e la montagna, presso la quale transitavano le carovane in marcia. Per ragioni poco chiare la città improvvisamente scomparve fino a riapparire improvvisamente in questi mesi, proprio come accaduto recentemente con il borgo di Curon che si trova sui fondali del lago di Resia.

Secondo alcuni studiosi non è da escludere che Mazzallakkar possa essere nata alcuni secoli dopo ma è certo che, in ogni caso, il sito sia sorto su una costruzione preesistente. Negli anni ’50 la regione decide di realizzare un invaso artificiale nella zona dei mulini, la vallata nella quale si trovano i resti del sito che, a causa di questa decisione, venne letteralmente sommerso dall’acqua, ad eccezione di alcune torri. Ora invece sono comparse anche le mura fortificate, tanto da spingere l’amministrazione comunale ad attivarsi affinchè il sito possa tornare ad essere nuovamente fruibile. Recuperandolo e valorizzandolo, nell’ambito della promozione del territorio e della memoria locale. Come? Creando un protocollo d’intesa tra l’azienda vinicola Planeta che ha la sua cantina sulle sponde del lago, ed il comune. L’obiettivo è la costruzione di un accesso pedonale che attraversando i filari dei vigneti permetta di raggiungere le rovine dell’antica fortezza.